Obiettivi:
• Favorire la discussione e l’apprendimento cooperativo
• Sviluppare le abilità di empatia, analisi, pensiero critico
• Esplorare e comprendere il concetto di consenso consapevole
• Aiutare gli alunni a identificare comportamenti adeguati a stabilire relazioni sane e sicure
La violenza contro le donne costituisce un grave attacco all’integrità fisica, mentale e all’autonomia sessuale della vittima. È una violazione dei diritti umani in sé e compromette anche una serie di altri diritti umani, come la vita, la salute fisica e mentale, la sicurezza personale, la libertà, l’uguaglianza all’interno della famiglia e davanti alla legge, indipendentemente dal genere, il diritto di essere libere da discriminazioni e torture e altri maltrattamenti.
Purtroppo, spesso le vittime non conoscono i propri diritti e perciò non riescono ad accedere alla giustizia e ai risarcimenti. Soprattutto, si trovano di fronte a molteplici ostacoli come stereotipi di genere, idee discriminatorie sulla violenza sessuale, accuse di colpevolezza, dubbi sulla credibilità, sostegno inadeguato e legislazione inefficace.
È pertanto opportuno che sin dalla più giovane età ragazze e ragazzi comprendano la necessità del consenso in una relazione affettiva. Il consenso, basato sulla consapevolezza (di chi lo dà e di chi lo riceve), deve essere l’esito di un salutare processo di assunzione di responsabilità rispetto alle proprie emozioni ed ai propri pensieri. Ma affinché la proposta di assunzione di responsabilità non risulti prescrittiva è necessario che essa si sviluppi attraverso una chiara conoscenza di come fare a gestire istinti ed emozioni difficili. Gli adolescenti, infatti, spesso crescono in contesti familiari che non insegnano come contenere paura, rabbia o eccitazione e, tantomeno, come tollerare le frustrazioni.
Questo percorso didattico si propone pertanto di offrire all’insegnante alcuni strumenti per consentirgli di affrontare in maniera proficua questo argomento, sollecitando curiosità, riflessioni personali e desiderio di confrontarsi e di discutere insieme.
La proposta comprende quattro attività, le quali possono essere combinate assieme, ed essere svolte tutte o meno, a seconda del contesto della classe, del tempo a disposizione e degli obiettivi che ci si prefigge.
La prima, “Il caffè del consenso”, si presta particolarmente come attività introduttiva alla riflessione sul tema, in quanto favorisce un primo scambio di opinioni tra gli studenti che potrà essere oggetto di approfondimenti successivi. Complementare ad essa è l’attività “Siamo veramente tutti d’accordo?” che intende rilevare qual è la percezione del fenomeno della violenza sessuale e degli stereotipi e pregiudizi che vi sono spesso legati. L’attività “Nuvole di espressione” permette invece di esplorare in maniera creativa, mediante l’uso delle marionette o in alternativa la strutturazione di semplici drammatizzazioni, situazioni, non soltanto nelle relazioni affettive, in cui è necessario esprimere il consenso. Infine, l’attività “Indovina le emozioni” permette di lavorare con la classe sul tema della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo, dato che il consenso o la sua negazione non si esprimono necessariamente con le parole.
Le attività potranno essere accompagnate dalla visione del breve video animato Tea consent: (clicca qui per la versione in inglese).
Qui la versione in italiano:
Al termine delle attività su citate, la classe potrebbe essere coinvolta nell’allestimento della mostra “Com’eri vestita?”, che intende sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sessuale sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. A questo scopo si allega una scheda informativa e il link al video “Com’eri vestita?“:
Le schede delle storie e ulteriori informazioni sulla mostra possono essere richieste all’Ufficio Educazione e Formazione della Sezione Italiana di Amnesty International.
Il tema della violenza sessuale contro le donne e della necessità del consenso potrà essere affrontato dai ragazzi e dalle ragazze di età superiore ai 16 anni anche mediante lo svolgimento di uno specifico modulo formativo online: https://www.eduworkout.org/it/projects/3
La proposta educativa è completata da due schede informative per il docente: “Che cosa sono i diritti umani” e “Dalla cultura della violenza contro le donne alla cultura del consenso”
È possibile scaricare altre risorse educative sui diritti umani e avere maggiori informazioni sulle attività di Educazione ai diritti umani di Amnesty cliccando qui e sul Gruppo Facebook “Educare ai diritti umani”.