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Hate speech: le parole dell'odio

 

 

Presentazione dell’attività:

Questo percorso didattico ha lo scopo di favorire la riflessione sull’uso del linguaggio come strumento di deumanizzazione dell’altro da sé, dagli atti di bullismo fino ai discorsi d’odio online.  Sono proposti pertanto differenti materiali e attività che possono essere combinati con flessibilità in relazione alle esigenze del contesto educativo in cui si opera.

Ad esempio, l’attività “Il potere delle parole” può essere utilizzata come introduzione all’argomento, favorendo il dialogo tra gli studenti sulle implicazioni che può avere l’uso di un determinato tipo di linguaggio.

Successivamente, si può focalizzare l’attenzione sulle parole d’odio come una delle componenti degli atti di bullismo. A questo proposito, l’attività “Abbiamo alternative?” permette agli studenti di confrontarsi con questa realtà di violenza, purtroppo ampiamente presente negli istituti scolastici, e di ragionare assieme su come contrastarla.

In seguito, lo sguardo si può allargare alla società in generale: i discorsi d’odio sono infatti diventati un elemento costante del panorama comunicativo contemporaneo, spesso al punto di modellare la percezione di fenomeni o gruppi particolari di persone, di favorirne la demonizzazione e l’emarginazione, e persino di orientare il dibattito pubblico e le scelte politiche. I due manuali presenti in questo pacchetto educativo hanno l’intenzione di informare e formare su queste tematiche. Il primo, Hate speech. Conoscerlo e contrastarlo. Guida breve per combattere i discorsi d’odio online, fornisce numerosi e interessanti spunti metodologici, di immediata applicazione nel lavoro in classe, mentre il secondo, Write the change! Sviluppare narrazioni alternative nel lavoro con i giovani, accompagna a efficaci indicazioni di metodo ben cinque attività per costruire con gli alunni modelli alternativi alla narrazione d’odio.

Tutte queste attività possono essere ulteriormente arricchite con uno o più video, nell’allegato “Materiali aggiuntivi”, utili per avviare una discussione o per approfondire un tema, ascoltando punti di vista ed esperienze. Ogni docente potrà liberamente scegliere quanti e quali usare, e se usarli, in relazione alle attività che si prefigge di realizzare.  Si propongono pertanto sei brevi video legati all’iniziativa “Il barometro dell’odio”, lanciata da Amnesty International Italia; un video in cui si illustrano gli obiettivi della “Task force Hate speech”, un’altra iniziativa di AI Italia; la registrazione del webinar “Covid19: l’hate speech e la diffusione di notizie false”; la registrazione di un intervento di Martina Chichi (AI Italia) dal titolo “Conoscere e contrastare l’Hate speech”.

Altre informazioni e materiali possono essere reperiti nell’area Educare ai Diritti Umani del sito web della Sezione Italiana di Amnesty International.

 

Obiettivi

 

  1. Stimolare il pensiero critico
  2. Riflettere sul linguaggio come strumento per negare o promuovere i diritti degli altri
  3. Riconoscere e contrastare i discorsi di odio
  4. Promuovere la solidarietà, il rispetto, la capacità di “mettersi nei panni degli altri”
  5. Sviluppare narrazioni alternative positive

 

 

 

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