Ogni anno migliaia di migranti e rifugiati cercano di raggiungere l’Europa. Alcuni sono spinti dalla necessità di fuggire dalla povertà cronica, altri cercano una via di uscita da violenze, persecuzioni e conflitti. La risposta dell’Europa e dell’Italia si è concretizzata in politiche e prassi di controllo della migrazione e dell’asilo che mettono a rischio la vita di migliaia di persone, costringendole a intraprendere percorsi pericolosi per arrivare in Europa. E quando queste persone giungono sul territorio europeo, subiscono violazioni dei diritti umani, trattamenti disumani e degradanti, sfruttamento lavorativo. Tutto ciò è reso possibile da sentimenti xenofobi e razzisti alimentati da un clima culturale e da un linguaggio intrisi di stereotipi e pregiudizi che non facilitano la lettura della realtà e influenzano negativamente l’opinione pubblica italiana ed europea.
Questo percorso didattico si propone pertanto di offrire all’insegnante alcuni strumenti per affrontare in maniera proficua una tematica tanto complessa e spigolosa, sollecitando curiosità, riflessioni personali e desiderio di confrontarsi e di discutere insieme.
Il percorso potrebbe cominciare proponendo agli studenti e alle studentesse l’attività “Cosa so sul tema dell’immigrazione”, utile per testare la conoscenza di partenza su questo tema. I ragazzi e le ragazze potranno poi rivedere le loro risposte al termine del percorso, in modo da aggiungere o cambiare le informazioni iniziali.
Successivamente, la discussione potrà essere stimolata con l’attività “Dove sono i rifugiati nel mondo”, che mira a fornire un quadro completo della situazione mondiale e della diversa responsabilità dei Paesi nell’accogliere queste persone.
Si potrà poi proseguire con l’attività “Guardare oltre la frontiera”, per ragionare sul tema della discriminazione subita dalle persone migranti e, successivamente, con la visione del video #LOOKBEYONDBORDERS di Amnesty International Polonia. Il video, basato su uno studio del 1997 dello psicologo americano Arthur Aron, dimostra come solo quattro minuti di contatto visivo continuato siano in grado di generare sensazioni di intimità e vicinanza tra due persone.
Il percorso può poi proseguire con l’attività, “Apprendendo le definizioni”, che permetterà a ragazzi e ragazze di conoscere più nello specifico le diverse tipologie di migrazione.
Il tema dell’immigrazione potrà anche essere oggetto di ulteriori ricerche e approfondimenti. A questo proposito si fornisce un Glossario dei termini e il Quadro legislativo in materia di protezione internazionale, una lista di video disponibili su Internet.
Ulteriori notizie ed aggiornamenti potranno essere trovate sul sito web della Sezione Italiana di Amnesty International o su quelli di altre associazioni, quali ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), ARCI, Mediterranea Saving Humans, Action Aid. Potrebbe essere utile organizzare un incontro con esponenti di una di queste associazioni.
Si consiglia, inoltre, la consultazione del sito web del Progetto Melting Pot Europa.
La proposta educativa è completata da alcune schede informative e link utili per il docente: “La campagna I WELCOME di Amnesty International”, “Rifugiati e richiedenti asilo il Contesto Globale”, “Persone in Movimento”, “Minori rifugiati e richiedenti asilo”; “20 Passi per proteggere le persone in movimento”,“Le richieste della società civile”.
Inoltre, é importante che ragazze e ragazzi riescano a comprendere le esperienze che rifugiati e migranti devono affrontare e che i docenti li aiutino a gestire questa presa di coscienza, l’emergere di nuove emozioni e il desiderio di attivarsi concretamente per il cambiamento.
OBIETTIVI
- Favorire la discussione e l’apprendimento cooperativo.
- Sviluppare le abilità di empatia, analisi, pensiero critico.
- Promuovere la solidarietà, il rispetto, la capacità di “mettersi nei panni degli altri”.
Per ulteriori informazioni sulla Campagna IWELCOME di Amnesty International clicca qui.
È possibile scaricare altre risorse educative sui diritti umani e avere maggiori informazioni sulle attività di Educazione ai diritti umani di Amnesty al seguente link e sul Gruppo Facebook “Educare ai diritti umani”.