L’equilibrio climatico che ci ha concesso di svilupparci come esseri umani si sta spezzando. Questa è una storia di diseguaglianze e di instabilità. Le persone che hanno contribuito in misura minore alle emissioni globali sono oggi quelle maggiormente colpite. Tutti noi subiremo gli impatti dei cambiamenti climatici, alcuni dei quali sono ora inevitabili.
Sir David Attenborough (Naturalista e divulgatore)
Il cambiamento climatico è senza dubbio la più grave minaccia alla nostra stessa esistenza che ci troviamo ad affrontare. Le drammatiche immagini delle alluvioni in Pakistan dell’estate 2022, con oltre un terzo del Paese sommerso dall’acqua e 33 milioni di persone direttamente colpite dall’emergenza, ha reso ancora più evidente, in maniera drammatica, come l’impatto dei cambiamenti climatici comprometta la possibilità per milioni di persone di godere dei propri diritti fondamentali, con conseguenze negative sul diritto alla salute, all’alloggio, all’istruzione ed alla vita.
Gli effetti del cambiamento climatico non riguardano solamente i Paesi del sud del mondo, seppur saranno proprio questi Paesi, che hanno storicamente contribuito in misura minore all’aumento delle temperature globali medie di circa 1,1°C rispetto all’età preindustriale, a causa dell’incremento delle emissioni di gas serra derivanti da attività umane, a subire le conseguenze più gravi come perdite di vite umane e di danni economici.
L’estate del 2022 ha infatti registrato le più gravi siccità in Europa degli ultimi 500 anni, causate da temperature medie anomale rispetto alla norma e da livelli di precipitazione più bassi rispetto alla media del periodo, con la conseguenza che l’estate del 2022 passerà alla storia come l’estate più calda di sempre da quando vengono registrate le temperature, ancor più calda dell’estate del 2003. Le conseguenze della siccità e delle temperature record hanno causato oltre 15.000 decessi solamente in Europa secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Amnesty International ritiene che l’incapacità dei governi di intraprendere azioni, di fronte alle evidenze scientifiche rispetto alle cause antropogeniche dei cambiamenti climatici; per mitigare l’effetto degli stessi e di adattamento ad un clima che cambia, rappresentano la più grave violazione intergenerazionale dei diritti umani.
Questo percorso didattico si propone pertanto di offrire all’insegnante alcuni strumenti per consentire di affrontare in maniera partecipativa una tematica, che a prima impressione può sembrare molto complessa ed articolata, attraverso attività di approfondimento e di riflessione, per evidenziare il legame tra gli effetti dei cambiamenti climatici e il mancato godimento dei diritti umani fondamentali.
Il percorso potrebbe iniziare proponendo l’attività “Da che parte sto?” per verificare le conoscenze della classe rispetto al tema e consentire anche lo scambio di idee ed opinioni.
A seguire possono essere proposte l’attività “Una parola” che facilita la riflessione e l’elaborazione di una definizione di cambiamento climatico in maniera partecipativa e, attraverso le proposte “Reporter del Clima” e “Prima Pagina”, la classe potrà esplorare gli effetti del cambiamento climatico all’interno della propria comunità ed elaborare notizie rispetto al cambiamento climatico. Con le attività “Qual è l’azione migliore” e “L’Albero dei problemi del cambiamento climatico” gli studenti e le studentesse saranno portati a confrontarsi in maniera individuale ed in gruppo con possibili azioni da intraprendere per contrastare il cambiamento climatico.
È importante che ragazze e ragazzi riescano a comprendere le cause antropogeniche del cambiamento climatico e le conseguenze che questo fenomeno avrà sulle presenti e future generazioni e che i docenti li aiutino a gestire questa presa di coscienza, l’emergere di nuove emozioni e il desiderio di attivarsi concretamente per il cambiamento.
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OBIETTIVI
• Favorire la discussione e l’apprendimento cooperativo.
• Sviluppare le abilità di empatia, analisi, pensiero critico.
• Comprendere la complessità dei cambiamenti climatici in relazione ai diritti umani.
Disponibili per i docenti due ulteriori documenti che saranno di supporto nella gestione delle attività proposte: il “Glossario dei termini” e la “Scheda di approfondimento sul cambiamento climatico per i docenti”.
La proposta educativa è completata dalle risorse educative elaborate all’interno del progetto ‘Start the Change’ che mira ad aumentare la consapevolezza dei giovani sull’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Inoltre, vi invitiamo a proporre anche il corso online disponibile gratuitamente sulla piattaforma digitale ‘Amnesty Academy’: “Il cambiamento climatico e i diritti umani” che illustra e offre una panoramica molto accurata sui rapporti tra cambiamento climatico e diritti umani, approfondendo questo tema multidisciplinare da diversi punti di vista.
Per ulteriori informazioni sul lavoro di Amnesty International sul tema Cambiamenti Climatici e Diritti Umani visitate la pagina della Campagna.