Ricerca

Hate speech: le parole dell'odio

 

 

Presentazione dell’attività:

Parole e discorsi di odio sono diventati molto frequenti, soprattutto per la loro diffusione sui social media, e influenzano in modo significativo le esperienze e i comportamenti anche dei bambini più piccoli. È pertanto opportuno che docenti e educatori si interroghino sul linguaggio, sulle parole e, in special modo, su quelle parole pensate per fare del male, perché, come giustamente sottolineava il linguista Tullio De Mauro: “Anche nell’odio le parole non sono tutto, ma anche l’odio non sa fare a meno delle parole”.

Questo percorso didattico ha appunto lo scopo di facilitare la riflessione sull’uso del linguaggio e far comprendere come le parole possano ferire, ma possano anche incoraggiare ed essere usate per creare un mondo migliore. Sono proposti pertanto differenti materiali e attività che possono essere combinati con flessibilità in relazione alle esigenze del contesto educativo in cui si opera.

Il percorso si compone di due unità. La prima, “Le parole che feriscono”, parte dal riconoscimento delle qualità possedute da ognuno di noi, qualità che ci rendono unici, pur facendo tutti parte della stessa famiglia umana. Da ciò discende la necessità della loro valorizzazione e del rispetto dovuto a ogni persona. L’empatia e la creazione di un clima attento alle sensibilità e ai diritti di tutti passano anche attraverso le parole: i bambini vengono dunque invitati a ragionare sui propri comportamenti e a discutere assieme su come sostituire le parole d’odio con le parole dell’accoglienza.

Spesso le parole d’odio nascono dal conflitto e dall’incapacità di superarlo e di trovare soluzioni alternative condivise. L’unità “Conflitto e dialogo”, mediante alcune attività coinvolgenti, intende sviluppare la consapevolezza su questo tema e far apprezzare ai bambini il valore del dialogo e della cooperazione.

La proposta educativa è completata da due strumenti di informazione e formazione per il docente: il manuale Hate speech. Conoscerlo e contrastarlo. Guida breve per combattere i discorsi d’odio online, il quale fornisce numerosi e interessanti spunti metodologici, di immediata applicazione nel lavoro in classe, e la scheda informativa Hate speech: definizione e dati.

Altre informazioni e materiali possono essere reperiti nell’area Educare ai Diritti Umani del sito web della Sezione Italiana di Amnesty International.

 

Obiettivi

 

  1. Riflettere sul linguaggio come strumento per negare o sostenere i diritti degli altri
  2. Accrescere l’autostima e l’apprezzamento per l’unicità di ogni individuo
  3. Esplorare il concetto di conflitto
  4. Promuovere la solidarietà, il rispetto, la capacità di “mettersi nei panni degli altri”
  5. Favorire la discussione e l’apprendimento cooperativo
  6. Stimolare il pensiero critico