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Innalzamento del livello dei mari ed erosione delle coste

 

 

Recenti studi hanno rilevato che anche il Mar Mediterraneo subisce gli effetti del cambiamento climatico globale: le sue condizioni, addirittura, stanno cambiando anche più velocemente rispetto a quelle degli oceani, perché, essendo un mare semichiuso, presenta uno scarso ricambio delle acque.

 

La temperatura dell’acqua è di quasi 2°C sopra le medie registrate nel secolo scorso e questo può incrementare il rischio di fenomeni estremi, come la formazione dei cosiddetti Medicane, cicloni con caratteristiche tropicali che hanno origine nel Mediterraneo, che si verificano prevalentemente nei mesi autunnali, quando le acque marine risultano appunto più calde.

 

Per approfondire:

  • Guarda il video (in inglese) Rising Tides realizzato dalla NASA
  • Esplora la sezione online Climate Change della NASA

 

 

Gli effetti del cambiamento climatico sulle coste

 

Gli effetti del cambiamento climatico si riflettono negativamente prima di tutto sull’ecosistema marino ma anche, in maniera altrettanto preoccupante, sulla salute delle nostre coste. Le coste italiane hanno una lunghezza complessiva di circa 7.500 km: sono aree con habitat naturali preziosi e unici, che sono tuttavia anche luogo di residenza di un’importante fetta della popolazione italiana e, di conseguenza, ospitano numerose attività economiche.

Le nostre coste sono in continua trasformazione, poiché, oltre a essere già seriamente danneggiate dalle attività umane, risentono di processi erosivi e di sprofondamento, ai quali si aggiunge l’innalzamento del mare; quest’ultimo fenomeno comporta anche, come diretta conseguenza, la risalita lungo i fiumi delle acque saline, che modificano gli ecosistemi e rendono difficile il deflusso delle acque fluviali verso il mare, soprattutto in caso di eventi estremi. In generale, negli ultimi duecento anni, il livello medio degli oceani è andato crescendo, ma gli esperti hanno calcolato che, da vent’anni a questa parte, questo incremento è accelerato, arrivando fino a oltre i 3 millimetri all’anno.

 

Se non s’inverte questa tendenza, entro la fine del ventunesimo secolo il livello delle acque del Mar Mediterraneo potrebbe arrivare a essere anche di oltre un metro superiore a quello attuale: questo comporterebbe la perdita, per allagamento, di migliaia di chilometri quadrati di territorio costiero italiano.

 

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