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Il risparmio energetico nell’illuminazione pubblica e privata

 

 

La lampadina è ormai un oggetto molto comune: illumina le nostre case, le scuole, gli uffici, le strade e i parchi cittadini. Proprio perché così utilizzata, è fondamentale sceglierne una che permetta il maggior risparmio energetico. Ci sono, infatti, moltissimi tipi diversi di lampadine ed è importante, quindi, conoscerne le caratteristiche.

 

I parametri principali che caratterizzano una lampadina sono:

  • la potenza (espressa in Watt) che indica l’energia consumata;
  • il flusso luminoso (in Lumen) esprime la quantità di energia luminosa emessa dalla lampada;
  • la durata indica il numero di ore di funzionamento;
  • l’efficienza luminosa indica la quantità di energia elettrica che viene effettivamente trasformata in luce.

 

La lampadina ideale, quindi, dovrebbe avere una bassa potenza, un elevato flusso luminoso, una lunga durata e una buona efficienza luminosa.

 

 

Le lampadine più vecchie sono quelle a incandescenza: costituite da un bulbo di vetro al cui interno c’è un filamento di tungsteno che si scalda (fino a 2700 °C) producendo luce. Queste lampadine hanno una bassissima efficienza luminosa, solo il 5% dell’energia elettrica è convertita in luce, il restante 95% diventa calore e la durata è scarsa (circa 1000 ore). Proprio per la loro bassa efficienza, nell’Unione Europea, ne è stata proibita la vendita dal 2009.

 

 

Anche le lampade a incandescenza alogene presentano un filamento di tungsteno all’interno di un bulbo trasparente in cui sono presenti anche un gas inerte (xeno, kripton o argon) e una piccola quantità di gas alogeno (iodio o bromo). Queste lampadine hanno una bassa potenza, consumano quindi poca energia, e un’efficienza luminosa e una durata doppia rispetto alle lampadine a incandescenza tradizionali.

 

 

 

Le lampade fluorescenti compatte, anche chiamate a risparmio energetico, sono costituite da un bulbo di vetro contenente una piccola quantità di vapore di mercurio. Hanno un’elevata efficienza luminosa, l’80% dell’energia elettrica è convertita in luce, e una lunga durata (10.000 ore). Bisogna però fare attenzione in caso di rottura poiché contengono mercurio. Possono ridurre fino al 70% il consumo di energia elettrica.

 

 

 

Le lampade più innovative sono rappresentate dai LED che hanno una durata lunghissima (più di 50.000 ore), consumano pochissimo e hanno un’efficienza elevata, il 90% dell’energia elettrica è convertita in luce. A parità di luce emessa, consentono di risparmiare fino all’80% dell’energia elettrica, rispetto alle lampadine a incandescenza. I LED sono costosi, ma danno un enorme risparmio di energia e non richiedono sostituzione per almeno 15 anni.

 

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