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GREEN VS DARK: un dibattito sulle fonti energetiche

 

 

Il dibattito è una modalità didattica molto diffusa nei paesi anglosassoni, dove esistono delle vere e proprie competizioni in cui gli studenti si sfidano a colpi di dialettica.

Nel corso di questa attività, i ragazzi non potranno scegliere la tesi da sostenere e potrebbero trovarsi nella condizione di difendere una posizione che non condividono, oppure che conoscono poco. Il sapersi documentare in maniera approfondita e la capacità di argomentazione saranno quindi gli unici strumenti a loro disposizione per poter uscire vincenti dal confronto. Il vincitore non sarà infatti chi “ha ragione”, ma chi sarà più bravo a riflettere ed esporre la propria tesi. L’attività permetterà agli studenti di capire come approfondire un argomento ai fini di sostenere una posizione in modo rigoroso e scientifico di fronte ad altri coetanei e di sviluppare la capacità di analisi critica nei confronti della propria e dell’altrui esposizione.

 

ATTIVITA’

Sarà compito dell’insegnante individuare due gruppi di lavoro e assegnare un tema controverso legato al mondo dell’energia. Diversi sono gli argomenti che si prestano ad essere affrontati in questo tipo di lavoro: l’energia nucleare, il trasporto sostenibile, l’uso di fonti esauribili come i combustibili fossili, …

A titolo d’esempio, si suggerisce un dibattito sulle fonti energetiche: un gruppo avrà il compito di difendere l’utilizzo delle fonti energetiche esauribili e non rinnovabili, mentre l’altro gruppo dovrà esprimersi a favore delle fonti inesauribili e rinnovabili.

 

SVOLGIMENTO

Innanzitutto dividete la classe in due gruppi di studio. Scegliete l’argomento oggetto di dibattito e individuate il gruppo “pro” e il gruppo “contro” rispetto a ciascuna posizione.

Una volta assegnato l’incarico, ciascuno dei due gruppi dovrà documentarsi su libri o attraverso internet. I ragazzi, a scuola o a casa, dovranno raccogliere quante più informazioni possibili sull’argomento, valutando con cautela l’attendibilità delle informazioni reperite, preferendo, per esempio, siti istituzionali (enti culturali, università…) a social o siti commerciali.

Nella fase successiva, ogni gruppo dovrà eleggere un rappresentante: sarà lui o lei a sostenere il dibattito in prima persona. Tutto il gruppo dovrà procedere stilando una lista di argomenti a sostegno della propria tesi, discutendo preventivamente insieme le informazioni reperite nella fase di documentazione e decidendo come strutturare l’esposizione.  Oltre ad analizzare i punti di forza e di debolezza del proprio discorso, sarà necessario che gli studenti non trascurino la posizione del gruppo oppositore: per poter ribattere efficacemente alle argomentazioni altrui, infatti, è importante conoscerle. Ogni gruppo dovrà quindi stilare anche una lista di argomenti che gli avversari potrebbero utilizzare per sostenere la propria tesi, proponendo possibili risposte ad ognuno di essi.

Al termine di questa fase, il dibattito potrà iniziare. L’insegnante farà da moderatore, assicurandosi che la discussione proceda educatamente, senza divagazioni e cronometrando gli interventi. Ogni oratore potrà parlare un minuto prima di cedere la parola all’avversario. Al termine dell’esposizione di entrambi i rappresentanti, tutti potranno intervenire facendo domande e ciascun gruppo potrà supportare nelle risposte il proprio portavoce.

 

Ad attività conclusa, sarà possibile discutere con la classe sull’esito del dibattito, analizzando gli eventuali spunti di riflessione o approfondimento emersi, esaminando ciò che ha funzionato e ciò che invece avrebbe potuto essere gestito in maniera più efficace.

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