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I fenomeni estremi legati al cambiamento climatico

 

 

Con evento meteorologico estremo si intende un fenomeno meteo particolarmente violento e intenso, in grado di determinare gravi danni sia all’ambiente dove si verifica sia alla popolazione.

È possibile distinguere tra eventi estremi localizzati e di breve durata, come trombe d’aria e nubifragi ed eventi più lunghi e duraturi nel tempo, come le ondate di calore o i periodi di siccità.

Negli ultimi anni questi fenomeni, un tempo rari o relegati a particolari zone della Terra, sono diventati più intensi e frequenti e interessano anche luoghi dove prima erano del tutto sconosciuti.

Secondo il rapporto sugli eventi estremi del 2016, pubblicato dal Bollettino della Società Meteorologica Americana, molti di questi eventi non si sarebbero verificati se il nostro Pianeta non fosse soggetto al riscaldamento globale, dovuto all’aumento dei gas serra in atmosfera.

In estate, per esempio, accade sempre più spesso che temperature record, anche superiori ai 35°C, vengano registrate per più giorni consecutivi nell’Europa centrale o addirittura nel Nord Europa! Così come in Italia non è ormai raro assistere al manifestarsi di trombe d’aria o trombe marine.

Anche i più comuni temporali hanno assunto connotati diversi rispetto ad un tempo: sono spesso accompagnati da forti grandinate, con chicchi di grosse dimensioni e rovesciano grandi quantitativi di acqua in breve tempo. I fenomeni temporaleschi inoltre, fino a pochi anni fa tipici nel Nord Italia quasi essenzialmente della stagione estiva, fanno ormai la loro comparsa anche in pieno inverno.

Potrà sembrare strano, ma anche l’aumento della frequenza di temporali grandinigeni (con grandine), trombe d’aria e nubifragi è strettamente legato alle alte temperature e umidità: queste ultime, infatti, sono all’origine dell’accumulo di grossi quantitativi di energia nei bassi strati dell’atmosfera; e l’energia è proprio il “carburante” degli eventi estremi; d’altronde, certamente a tutti sarà capitato di assistere ad un forte temporale proprio alla fine di una giornata estiva particolarmente calda e afosa.

L’Agenzia Ambientale Europea ha stilato una lista degli eventi estremi che costituiscono un maggior rischio per l’Europa e questa comprende: ondate di calore, piogge torrenziali, inondazioni, tempeste di vento, siccità, grandinate e mareggiate.

Si stima che nel corso di questo secolo, ad esempio, la frequenza delle inondazioni possa triplicare, mentre quella di ondate di calore e siccità aumenterà di più di dieci volte. Gran parte dell’Europa sarà soggetta ad eventi estremi, tra cui, in particolar modo, la nostra area mediterranea.

 

 

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