Nel linguaggio giornalistico il termine reportage indica un servizio basato su testimonianze dirette, spesso corredate da immagini fotografiche o video, realizzato da un corrispondente o un inviato speciale per documentare una situazione particolare, come per esempio una guerra, una catastrofe naturale, un determinato ambiente di interesse antropologico.
Sul canale Youtube di HUB Scuola è disponibile un percorso in varie puntate, curato ed esposto dalla giornalista Francesca Mannocchi, che aiuta a comprendere meglio questo tipo di scrittura giornalistica. Viene innanzitutto spiegata la differenza tra il reportage e il documentario, evidenziando i criteri adottati nella pratica; segue poi una riflessione sullo scopo di un reportage e sul lavoro preparatorio che lo precede. Mannocchi affronta quindi la questione della neutralità del giornalista e le principali tecniche per costruire la narrazione, a partire dall’allenamento di quello che definisce il “muscolo dello stupore”, sempre portando alcuni coinvolgenti esempi della propria esperienza personale. Un video specifico è dedicato alla vita in missione e alle emozioni connesse con questa esperienza, e un altro ai concetti di “verità” e di “propaganda” e alla necessità di distinguerli ma anche di raccontarli entrambi in modo mantenere la massima onestà nei confronti dei lettori. La questione etica viene approfondita anche dal video dedicato alle conseguenze della narrazione di un conflitto, alle inevitabili pressioni politiche, alle scelte del giornalista, al rischio di autocensura e a quello dell’indifferenza del pubblico. Mannocchi risponde infine alla domanda sui motivi che l’hanno spinta a scegliere il mestiere della reporter in “aree calde” del mondo parlando di curiosità, senso di responsabilità nei confronti della narrazione e spirito di autocritica.
Per mostrare le concrete declinazioni dei princìpi esposti, proponiamo alcuni estratti dai reportage realizzati dalla stessa Francesca Mannocchi in alcune zone attualmente “calde”, come la Libia, la Tunisia o il Libano.
Guarda i video sul canale Youtube di HUB Scuola:
- Francesca Mannocchi – Che cos’è un reportage?
- Francesca Mannocchi – Lo scopo di un reportage
- Francesca Mannocchi – I preparativi di un reportage
- Francesca Mannocchi – La costruzione della narrazione
- Francesca Mannocchi – La vita in missione
- Francesca Mannocchi – Verità e propaganda
- Francesca Mannocchi – Le conseguenze di un reportage
- Francesca Mannocchi – Perché si sceglie di far questo mestiere?
Guarda i reportage:
- L’esclusivo reportage di Francesca Mannocchi dalla Libia – La7
- Il reportage di Francesca Mannocchi da Tunisi – La7
- Il reportage di Francesca Mannocchi dal Libano – La7
Guarda il video: Francesca Mannocchi – Le parole del Vieusseux – MIGRAZIONE
Spunti di riflessione
La giornalista Francesca Mannocchi scrive per «L’Espresso» e altre testate, è stata spesso inviata in zone di guerra e si occupa nello specifico di conflitti e di migrazioni. Ha realizzato reportage in Siria, Iraq, Palestina, Libia, Libano, Egitto, Afghanistan e insieme al fotografo Alessio Romenzi è regista del documentario Isis, Tomorrow. The lost souls of Mosul. Ha inoltre pubblicato vari libri, tra i quali Se chiudo gli occhi… La guerra in Siria nella voce dei bambini (2018), con le illustrazioni della fumettista siriana Diala Brisly; Io Khaled vendo uomini e sono innocente, sui trafficanti di esseri umani in Libia, e Porti ciascuno la sua colpa. Cronache dalle guerre dei nostri tempi, pubblicati entrambi nel 2019. Del 2021 è il libro Bianco è il colore del danno, in cui la scrittrice si apre all’autobiografia raccontando la propria malattia.
Guarda una scena del documentario e leggi la sinossi :
- Isis, Tomorrow. The lost souls of Mosul
- Isis, Tomorrow. The lost souls of Mosul – La biennale di Venezia
Clicca qui per leggere alcuni articoli di Francesca Mannocchi.
Consulta le schede dei libri sui siti degli editori:
- Se chiudo gli occhi… La guerra in Siria nella voce dei bambini
- Io Khaled vendo uomini e sono innocente
- Porti ciascuno la sua colpa. Cronache dalle guerre dei nostri tempi
- Bianco è il colore del danno
Leggi gli estratti:
Leggi le recensioni:
- Saverio Mariani su “Porti ciascuno la sua colpa” – minima&moralia
- Chiara Valerio su “Bianco è il colore del danno” – L’Espresso
Alla classe che volesse approfondire il genere del reportage è possibile proporre numerosi altri esempi. Tra i pilastri della letteratura italiana del secondo Novecento c’è il saggio Niente e così sia, scritto nel 1969 da Oriana Fallaci, corrispondente di guerra dal Vietnam, un’autrice su cui sono molti i materiali di approfondimento disponibili.
Passando al giornalismo contemporaneo, segnaliamo invece i lavori di Annalisa Camilli, che scrive per il settimanale «Internazionale» e si occupa in particolare di immigrazione: con il reportage La barca senza nome ha vinto nel 2017 l’Anna Lindh foundation award e nel 2019 ha pubblicato il libro Le legge del mare. Cronache dei soccorsi nel Mediterraneo. I suoi ultimi contributi si concentrano invece sugli effetti della pandemia da Covid-19 e sulla ricostruzione, a distanza di vent’anni, del clima politico e sociale e dei retroscena delle manifestazioni del G8 di Genova del 2001.
Clicca qui per consultare la scheda del libro di Oriana Fallaci e leggere un estratto:
Leggi l’articolo e guarda il video :
- La storia di Oriana Fallaci, quella vera – Il Post
- Oriana Fallaci. Una donna controcorrente – Rai Cultura
Leggi gli articoli di Annalisa Camilli:
- La barca senza nome – Internazionale
- La legge del mare – Internazionale. Per leggere un estratto del libro, clicca qui.
- Gli effetti psicologici della pandemia – Internazionale
- Gli effetti a lungo termine del covid-19 – Internazionale
Ascolta il podcast: