Sotto l’apparente armonia c’è un mondo in lotta, che può essere minuscolo e furibondo. Le riprese sull’infinitamente piccolo ci fanno cambiare il punto di vista con il quale conosciamo la realtà e ci aprono le porte su un mondo surreale e fantastico.
Regia: Claude Nuridsany, Marie Pérennou
Genere: Documentario
Produzione: Galatte Films-France 2
Anno: 1996
Sinossi
Il film, che dura poco più di un’ora, racconta la storia da un nuovo punto di vista: quello degli insetti. La campagna diventa una foresta impenetrabile, insetti e altri esseri viventi diventano creature fantastiche. Vengono raccontati un giorno, una notte e l’alba del giorno successivo e i protagonisti sono formiche, lumache, coccinelle, api, bruchi, ragni, scarabei, cavallette, farfalle. Gli insetti non sono filmati soltanto nei momenti dei conflitti e degli accoppiamenti, come si vede spesso nei documentari, ma anche nei comportamenti e spostamenti più normali.
Approfondimenti
- Il film è stato girato in tre belle stagioni nella zona dell’Aveyron, in Francia, da due registi entomologhi di formazione. Qual è il lavoro dell’entomologo?
- I registi, prima del film, hanno studiato a lungo la microfotografia, di cosa si tratta?
- Scegliere uno specifico insetto o animale presentato nel documentario e approfondire i suoi comportamenti e abitudini.
Discussione in classe
Durante il film ci troviamo a immedesimarci negli animali: fatichiamo con lo scarabeo stercorario mentre spinge la sua palla gigante, proviamo tenerezza di fronte allo scambio di effusioni di due lumache oppure ancora ritroviamo paralleli con le nostre società, per esempio con i bruchi in fila indiana come intrappolati nel traffico di automobili. Si tratta di antropomorfismo. Cos’è? In quali altri film e documentari si può ritrovare?